“Gli artisti hanno il dovere (e il privilegio) di saper intuire e documentare le sfide e le contraddizioni del proprio tempo. A volte sono delle drammatiche denunce, pubbliche sacrosante riflessioni, volatili fantasie, complesse ricostruzioni. A volte delle visioni paradossali: è il mio caso”.
Rischio insostenibile (amo i ciclisti) è una bicicletta impossibile e insidiosa (ma anche terribilmente seducente). Suggerisce gli intrecci complicati che le tematiche della sostenibilità suscitano a latitudini e longitudini diverse. Tarda modernità è una umile e calpestabile “sintesi enciclopedica” della Tarda Modernità, con le sue molte ossessioni, poche virtù e supposte glorie. Un pattern dinamico di icone è la trama di questo grande tappeto che funziona un po’ come l’Arazzo di Bayeux (racconta, ovviamente in maniera parziale, un’epopea).
Antonio Riello (1958, Marostica). Artista eclettico, visionario e controverso lavora con pittura, scultura, design, fotografia, installazione e video game. Ritiene che l’arte contemporanea sia una sorta di continua ricerca antropologica e che l’ironia stessa – vero e proprio “cortocircuito logico” – possa essere un potente strumento di indagine.