Il tè è allo stesso tempo oggetto del lavoro di questi artisti e loro mezzo espressivo: le installazioni di grandi dimensioni da loro realizzate raccolgono centinaia di bustine di tè, accostate secondo sfumature date dalle sottili variazioni di colore. Il duo artistico riflette sulla dimensione merceologica del tè, che ha determinato scelte commerciali significative nel corso dei secoli, ma ne mette in luce anche la natura, spesso trascurata, di bene di consumo umile ed essenziale presente nella vita quotidiana delle persone ovunque nel mondo.
Le bustine hanno toni diversi a seconda di come il tempo di infusione ne altera il colore. Questo introduce una dimensione temporale, che è suggerita nell’opera non solo dal variare della colorazione ma anche dalla grande quantità di bustine presenti, allusione al rituale quotidiano e meditativo della preparazione del tè. Rotch e RG definiscono le bustine “respiri” di chi ne ha bevuto l’infuso, alludendo con questa metafora a una presenza invisibile.
Armén Rotch (1955, Armenia) e Gilda RG (1963, Armenia) vivono e lavorano a Parigi. Collaborano dal 2006 e hanno esposto in numerose rassegne in tutto il mondo, tra cui quelle presso il Contemporary Istanbul (2018), Douai Biennale, Francia (2015), Modern Art Museum di Yerevan, Arte Moderna di Yerevan (2007) e Musée de l’Orangerie du Luxembourg, Parigi (2006).