Artista

Diego Gualandris

Bejuquilla

2020, Olio su tela 200x200 cm. Courtesy l’artista e ADA, Roma

Diego Gualandris fa esplodere la pittura; anche quando parte da un soggetto o da una scena realistica, l’artista esagera forme ed esacerba toni e colori fino a farli scomparire, inghiottiti dalla successione incessante di strati che creano immagini aggrovigliate e surreali.

La sua pittura è un accumulo di sovrapposizioni, nasconde e fa emergere, evoca mostri, scene fantastiche o esseri al limite del riconoscibile. Gualandris, oltre al dinamismo delle forme, è interessato all’organicità della pittura, e per rendere mutevole e vivo il quadro sperimenta con l’ossidazione dei colori a olio che varieranno con la luce e il tempo. Dipingendo con pennelli, stracci o indumenti, Gualandris trascina e sbiadisce i colori sulla tela creando un insieme di velature e superfetazioni che si inglobano e si modificano, rendendo porosa e vorticosa la composizione. Così facendo spinge il colore e le forme verso sensazioni tattili e sinuose come il corpo del serpente verde della vite, il cui nome spagnolo bejuquilla dà il titolo al quadro qui esposto.

Diego Gualandris (Bergamo, 1993). Si è diplomato in pittura nel 2018 presso l’Accademia Carrara di Bergamo. Ha esposto presso Quadriennale d’arte 2020, Roma; ADA, Roma (2019); Galerie Rolando Anselmi, Berlino (2018); Fondazione Baruchello, Roma (2018). Nel 2020 ha ricevuto il Pollock Krasner Foundation Grant. 

Bejuquilla

2020, Olio su tela 200x200 cm. Courtesy l’artista e ADA, Roma

torna alla mostra

Condividi