Chez Nous, Là-Bas! è un’opera interattiva a due lati: una coppia di lavori abita lo stesso spazio all’interno della cassa nata per spedire le opere Imago Mundi, ed è occasione per esplorare temi come il viaggio, lo scambio e l’identità, nella sua forma poliedrica.
Come in tutti i progetti di eL Seed, i suoi calligraffiti rappresentano una frase per lui significativa: qui è la citazione dello scrittore francese Stendhal “l’amore è un miracolo della civiltà” (احلضارات معجزة احلب in arabo), che si lega all’infanzia dell’artista a Parigi e traduce il suo desiderio di avvicinare le persone, indipendentemente da origine, religione e credo politico. el Seed ha interpretato lo stesso aforisma anche sulla facciata dell’Institut du Monde Arabe, in uno dei suoi progetti più estesi.
I due lati dei 135 pannelli in legno creano così una tela mobile, che può essere vista da un lato, dall’altro, o da entrambi, combinandoli. I visitatori sono invitati a interagire con i pannelli e a girarli, per cogliere e rivelare combinazioni uniche e dare vita a possibilità pressoché infinite di manifestazione. Per eL Seed, le numerose variazioni in potenza riflettono la natura sfaccettata delle molte identità post-migranti, che non sono riducibili a due e coesistono grazie a infinite combinazioni sempre mobili.
eL Seed (1981) è nato a Parigi da genitori tunisini. Usa la calligrafia araba e uno stile caratteristico per diffondere messaggi di pace e unità e sottolineare i tratti comuni nell’esistenza umana. Le sue opere sono state esposte in mostre e in luoghi pubblici in tutto il mondo, tra i quali la facciata dell’Institut du Monde Arabe di Parigi, le favelas di Rio de Janeiro, la zona demilitarizzata coreana (ZDC) tra Corea del Nord e del Sud, le baraccopoli di Città del Capo e il cuore del quartiere dei netturbini del Cairo. Nel 2017 ha vinto il Premio Sharjah dell’UNESCO per la cultura araba.