Letto per i giorni e per le notti è un’opera di Francesco Arena nella quale l’artista reinterpreta la condizione di prigionia di chi è stato rinchiuso in un carcere. Arena recupera la struttura del letto da una cella del vecchio carcere di Procida, e vi aggiunge una lastra di rame specchiante al posto del materasso. Due frasi campeggiano sulla superficie lucida: “La luce si sta cambiando in ombra” e “L’ombra si sta cambiando in luce”.
La prima frase è estrapolata da un racconto dello scrittore Daniele Del Giudice, ed è stata scelta dall’artista proprio perché simboleggia l’alternarsi di luce e ombra, che, così come il susseguirsi di giorno e notte, segna lo scorrere ripetitivo, quasi immobile, del tempo dei carcerati che è simile a quello dei soldati nelle caserme, calandoli in una dimensione irregimentata da cui non è possibile nessuna evasione.
Francesco Arena (1978, Bari, Italia). Vive e lavora a Cassano delle Murge (Bari). Il suo lavoro può essere considerato come una personale rielaborazione dei processi scultorei della Minimal art e dell’Arte povera, rilette attraverso la lente di eventi biografici e collettivi. Rielaborando numeri o formule legate a quei fatti Arena le trasmuta in opere artistiche. Ha esposto il suo lavoro in mostre monografiche presso: Nogueras Blanchard Gallery, Madrid, (2022); Studio Trisorio, Napoli; Galleria Raffaella Cortese, Milano, (2021); BASE / Progetti per l’arte, Firenze (2019); Sprovieri, London (2018); Frac Champagne-Ardenne, Reims (2012); Museion, Bolzano (2011); PeepHole, Milano, (2010). E in mostre collettive presso: Bangkok Art Biennale, Bangkok (2022); Maxxi L’Aquila (2022); Villa Arson, Nizza (2021); Walker Art Center, Minneapolis (2020); Museo Madre, Napoli (2020); Triennale, Milano (2015); Castello di Rivoli, Rivoli (2014); Palazzo Strozzi, Firenze (2014); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2011). Ha partecipato al padiglione Italiano alla 55° Biennale d’Arte di Venezia (2013).