Giovanni Fontana

“Il significante è molto più importante del significato, in genere nell’arte. Perché in arte è importante non ciò che si dice, ma come quel qualcosa si dice.”

Giovanni Fontana

Perfettamente in linea con lo sperimentalismo che ha caratterizzato la poesia visiva in tutte le sue espressioni, Fontana realizza i suoi collage tramite l’assemblaggio di materiali e immagini fuori scala prelevati da riviste e quotidiani che fanno parte dell’immaginario collettivo. La parola, qui presente in frammenti decontestualizzati, è materiale con cui l’artista crea legami intermediali originali con altri elementi visivi, mentre le notazioni musicali suggeriscono una possibile lettura sonora di queste opere.

Giovanni Fontana (1946), vive e lavora ad Alatri (Frosinone). Si è cimentato in arti visive, architettura, teatro, letteratura e musica, ma il territorio privilegiato del suo lavoro è quello della scrittura intermediale. Nel 1963 tiene la sua prima mostra personale, nella quale, illustrando racconti di genere fantastico, sperimenta le possibilità di connessione tra la letteratura e le arti figurative. Nel 1968 fonda la compagnia sperimentale “Teatro Nuova Dimensione”. Le prime opere verbo-visive risalgono agli anni 1966–1968 e si sviluppano parallelamente alle sperimentazioni sonore. Negli anni Settanta inizia a collaborare con Adriano Spatola, con cui pubblica Radio/ Dramma, testo che si pone tra poesia visiva, scrittura paramusicale, fonetismo, partitura d’azione e libro d’artista. Autore di scritture visuali, di fonografie e videografie, ha pubblicato diversi dischi e libri.