Irene Fenara lavora sul tema della sorveglianza e dell’intelligenza artificiale mettendo in scena le antitesi tra reale e immateriale nella percezione del nostro presente diviso fra digitale e analogico.
La serie Supervision presenta una selezione di immagini provenienti da videocamere di sorveglianza ed estratte dal flusso continuo che viene cancellato ogni 24 ore. Ottenute hackerando il sistema di registrazione, Fenara si ritrae al centro dell’occhio del panopticon digitale nel quale tutti viviamo. Mostrandoci come le macchine ci osservano quotidianamente a nostra insaputa, le opere di Fenara riflettono sul controllo, sullo sguardo artificiale del potere, sui suoi limiti e sulle sue peculiarità estetiche.
Irene Fenara (Bologna, 1990). Ha presentato il proprio lavoro in numerose mostre personali e collettive in Italia ed Europa. Fra queste, recenti personali da UNA Galleria, Piacenza (2021); LocaleDue, Bologna (2020); Kunst Merano Arte, Merano (2019); Spazio Leonardo, Milano (2018); Fondazione Prada Osservatorio (2016); Re:Humaninsm MAXXI, Roma (in corso). Quest’anno il suo lavoro verrà presentato nell’esposizione della collezione Ghigi al Museo Licini, Ascoli Piceno, e nell’ambito del festival Fotografia Europea a Reggio Emilia.