Unità nella diversità, il locale che diventa espressione del globale sono princìpi che si ritrovano nella ricerca e pratica artistica di Jean-Christophe Norman. Ulysses: A Long Way fa riferimento all’opera di James Joyce, che rappresenta l’universalità delle aspirazioni e dell’animo umano. Per le vie di Trieste, città emblematica per la biografia dello scrittore, Norman riscrive con il gesso in un’unica linea continua l’Ulisse di Joyce; dopo Marsiglia, Tokyo, Phnom Penh, Danzica e Parigi, Norman tocca la città italiana che più si legò allo scrittore irlandese.
I pavimenti della città divengono la pergamena per una performance che pare essere l’espressione quasi fisica del flusso di coscienza. Secondo Norman, infatti, la scrittura non è mai definitiva ma è costituita da un flusso vitale che ci attraversa in un continuo progredire.
Jean-Christophe Norman (1964, nato a Besançon, vive e lavora a Marsiglia). Performer e artista visivo, realizza da più di 10 anni lavori basati sulla ripetizione, sulle camminate e sulla scrittura, nelle sue opere Norman è interessato alla creazione di spazi e a valorizzare l’esperienza che si fa di essi. Ha esposto e realizzato performance presso Van Abbemuseum ad Eindhoven, Paesi Bassi; FRAC PACA, Marsiglia, MAC/VAL, Vitry, Francia; Centre Dürrenmatt Neuchâtel, Svizzera.