La trapunta, oggetto vernacolare per eccellenza, è per Biggers un terreno fertile per quello che l’artista definisce una “narrazione materiale”: attraverso l’impiego del quilt getta nuova luce su temi quali l’esperienza razziale, la violenza intrinseca alla società americana, il buddismo nella storia dell’arte, e rivela la dimensione interiore del suo viaggio personale fra questi temi.
Biggers ha realizzato le sue prime opere ricamate nel 2009, installandole alla Mother Bethel African Methodist Episcopal Church di Philadelphia. Una delle trapunte vintage aveva un motivo floreale; l’altra era a quadri. Su ognuna, l’artista, ha riportato le posizioni della chiesa e delle case sicure dell’Underground Railroad prese da una mappa storica, e segnate come stelle in una costellazione, e le ha collegate con carboncino e pastelli a olio. Il riferimento principale di queste opere è a una leggenda popolare che sostiene che le persone lungo la ferrovia condividevano informazioni cruciali in codice attraverso trapunte appese a case sicure e altri punti di passaggio. Gli studiosi hanno trovato poche prove di convalida, ma per Biggers il fatto stesso che questa leggenda, anche se di origine apocrifa, si sia diffusa, ha un valore in sé: “È più importante che la storia resista” afferma l’artista.
Sanford Biggers (Los Angeles, Stati Uniti, 1970). Vive e lavora a New York. Ha tenuto mostre personali presso: il Rockefeller Center (2021); Bronx Museum (2020); Contemporary Art Museum St. Louis (2018); Museum of Contemporary Art Detroit (2016); Mass MoCA (2012) e Brooklyn Museum (2011). Le sue opere sono nelle collezioni permanenti del MoMa; Metropolitan Museum of Art; il Whitney Museum; Museum of Contemporary Art; Walker Center; National Museum of African American History and Culture; il Dallas Museum of Art. Biggers è stato recentemente nominato Dr. Martin Luther King, Jr. Visiting Professor e studioso presso il Dipartimento di Architettura del MIT.