Queste tavole vengono da un libro che Raad ha trovato in un mercato delle pulci a Beirut nel 1994. Si tratta di vedute della città scattate dal fotografo Ahmed Helou. Ciò che ha incuriosito Raad sono le anonime scritte a mano sulle foto.
Raad si interroga costantemente sulla distinzione tra formato artistico come dato dall’immaginazione e quello giornalistico-documentaristico come dato tratto dalla realtà. La sua attività artistica è presentata attraverso conferenze, mostre e un archivio – un insieme di documenti classificati organizzati dove però il materiale originale non è mai disponibile, ma è visibile solo in forma digitalizzata attraverso presentazioni multimediali in spazi museali e conferenze. Nonostante Raad presenti il progetto come raccolta, produzione e archiviazione di documenti, questi vengono spesso presentati come testimonianze dirette. Nelle opere qui esposte, così come in tutta la pratica dell’artista, allo spettatore viene chiesto di non considerare la veridicità del materiale presentato, e non cercare quindi di distinguere ciò che è vero da ciò che è fittizio, ma piuttosto di leggere l’attuale paesaggio di una città o una regione come se fosse un’opera d’arte, dove non importa se il confine tra vero e falso viene sfumato.
In definitiva, il lavoro di Raad non documenta ciò che è avvenuto, ma ciò che può essere immaginato, dando l’opportunità allo spettatore di sperimentare con ciò che viene comunicato.
Walid Raad (Chbanieh, Libano, 1967). Vive e lavora a New York, Stati Uniti. È artista e professore presso la Cooper Union di New York. Ha fondato The Atlas Group (1984-2004), collettivo artistico sulla storia del Libano. Ha avuto mostre personali presso Musée du Louvre, Parigi; The Museum of Modern Art, New York; ICA, Boston; Museo Jumex, Città del Messico; The Whitechapel Art Gallery, Londra. Il suo lavoro è stato presentato a Documenta 11 e 13 (Kassel, Germania); 50ª Biennale di Venezia; Whitney Bienniale 2000 e 2002 a New York; Sao Paulo Bienale, Brasile; Istanbul Biennal. Ha vinto Hasselblad Award (2011), Guggenheim Fellowship (2009), the Alpert Award in Visual Arts (2007), the Deutsche Börse Photography Prize (2007), the Camera Austria Award (2005).