The Art of Humanity - Roma

“Fino a quando il leone non racconterà la sua storia, i racconti di caccia glorificheranno sempre il cacciatore”. Imago Mundi ha abbracciato questa suggestiva metafora, molto apprezzata dalla scrittrice nigeriana Chinua Achebe, ed espone a Roma, presso il Museo Carlo Bilotti (Aranciera di Villa Borghese), dal 20 novembre 2014 all’11 gennaio 2015, la mostra “The Art of Humanity”.

Organizzata in collaborazione con Roma Capitale, Soprintendenza Capitolina dei Beni Culturali -Dipartimento di Cultura, Creatività e Promozione Artistica, e il Ministero degli Affari Esteri, l’esposizione crea una storia visiva inedita, ricca e affascinante attraverso 13 collezioni d’arte contemporanea di 16 paesi africani.

Nomi affermati e giovani talenti offrono un contributo alla riflessione sull’estetica africana, che superando pregiudizi e stereotipi rappresenta le diversità etniche, sociali, geografiche e culturali di un intero continente.

«Questa mostra è un viaggio attraverso un continente che è sia giovane che antico, la cui arte – eterogenea, ibrida, intensa – può essere un motore per lo sviluppo delle comunità africane e una sollecitazione urgente al rinnovamento dell’estetica occidentale», afferma Luciano Benetton.

«Guardando queste opere, il segreto di tutta la loro avvolgente bellezza si manifesta nelle nostre menti come un abbagliante rivelazione: l’arte africana muove, sconvolge, coinvolge, mette in moto. Credo che dalle antiche radici, il lavoro di questi artisti africani ci racconta il mondo che verrà».

Con questa mostra, Imago Mundi ha l’importante compito di rappresentare il ruolo decisivo dell’arte e della cultura nello sviluppo del continente africano, all’interno dell’iniziativa Italia-Africa, un progetto promosso dal Ministero degli Affari Esteri italiano.

La mostra a Roma, con una somma di stili, fermenti, voci, storie e creazioni di diversi paesi africani, rappresenta una nuova tappa nel viaggio del progetto Imago Mundi, la cui principale ambizione è quella di costruire e trasmettere alle generazioni future una mappa visuale delle culture umane.