Qatra Qatra è la mostra curata da Aman Mojadidi alle Gallerie delle Prigioni. La mostra presenta opere d’arte che raccontano l’Afghanistan di oggi tra guerra e speranza, e tra pace e incertezza.
Il titolo prende spunto da un antico detto afgano “Qatra Qatra Darya Mehsha”, “goccia dopo goccia diventa un fiume” un antico proverbio afghano che parla non solo dell’importanza, ma anche della necessità di avere pazienza, speranza e determinazione.
La mostra è accompagnata da una serie di conferenze con esperti, artisti e ricercatori, e da una serie di proiezioni di film. Tutti gli eventi si terranno sia in presenza che in streaming su questo sito.
Tutti gli eventi dal vivo prevedono una disponibilità limitata di posti, pertanto si consiglia la prenotazione tramite i link indicati nelle descrizioni.
La Condizione delle donne afghane sotto il nuovo regime
Mercoledì 24 novembre, ore 18.30 – Auditorium di Fondazione Benetton Studi Ricerche
Un’occasione per conoscere, con i racconti di prima mano dell’inviato di Repubblica Pietro Del Re, i mutamenti della scena politica, sociale e culturale afghana, all’indomani della presa di potere dei talebani lo scorso agosto. Partendo dalla storia di Maniya, un’influencer locale di 22 anni e in fuga dal 20 agosto dopo che otto talebani, armati fino ai denti, hanno fatto irruzione in casa sua, il giornalista c racconterà questa e altre testimonianze di donne afghane raccolte la scorsa estate a Kabul.
Con: Pietro Del Re (giornalista e reporter dal Medio Oriente per La Repubblica)
Il talk si terrà in Italiano in presenza (registrazioni qui) e in streaming live qui, sul nostro sito.
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The Creative Drain / L’esaurimento creativo
Venerdì 26 novembre, ore 18.30 – Auditorium di Gallerie delle Prigioni
Gli eventi dell’agosto scorso, con la presa dell’Afghanistan da parte dei talebani, hanno provocato una corsa all’evacuazione tra gli artisti e gli operatori culturali che cercano di trovare un passaggio fuori dal paese. Questo non è tuttavia un fenomeno nuovo per il paese, anche se gli eventi degli ultimi mesi hanno determinato sicuramente un’accelerata.
Mentre artisti visivi, musicisti, scrittori, fotografi, attori, registi, ecc. lasciano l’Afghanistan, cosa rivela questo del passato artistico e culturale del paese, e quali saranno le conseguenze per il suo presente e il suo futuro?
con: Aman Mojadidi (curatore della mostra e moderatore), Francesca Recchia (ricercatrice e critica d’arte), Guilda Chahverdi (curatrice) e Farhad Bitani (scrittore)
Il talk si terrà in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Potrete assistere al talk in presenza (registrazioni qui) o in streaming live qui, sul nostro sito.
Per ascoltare la traduzione in italiano dall’auditorium, sarà sufficiente collegarsi al sito con il proprio cellulare. Il wifi è fornito da noi. Porta le tue cuffie!
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La libertà di stampa e le complicazioni nell’uso della fotografia
Martedì 30 novembre, ore 18.30 – online
Le restrizioni già introdotte, e quelle che verranno imposte dal nuovo governo talebano sulla libertà di stampa in Afghanistan destano grande preoccupazione.
Quale sarà la capacità della stampa di mostrare al mondo ciò che sta realmente accadendo in Afghanistan oggi? Cosa potrebbe significare per la fotografia, in particolare per il fotogiornalismo, l’atteggiamento tradizionalmente censorio dei talebani sul fotografare le persone?
con: Aman Mojadidi (curatore della mostra e moderatore), Lorenzo Tugnoli (fotoreporter indipendente), Hamida Aman (direttrice agenzia di comunicazione Awaz, Kabul), Martin Gerner (giornalista indipendente)
Il talk si terrà in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Potrete assistere al talk in streaming live qui, sul nostro sito.
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I rischi per il patrimonio culturale e i modi per prevenirli
Giovedì 2 dicembre, ore 18.30 – online
Il patrimonio culturale tangibile e intangibile dell’Afghanistan ha una lunga e ricca storia diffusa su tutto il territorio, dalle trame uniche dei tappeti alla produzione di strumenti, ai forti storici, ai siti pre-islamici e oltre. Nel tentativo di assicurare la conservazione di questo patrimonio, islamico e non, quali sono i rischi (già esistenti o nuovi) a cui è sottoposta la cultura materiale e immateriale del paese? Cosa si sta facendo per mitigarli?
con: Aman Mojadidi (curatore della mostra e moderatore), Ajmal Maiwandi (CEO Aga Khan Trust for Culture Afghanistan), Arash Boostani (architetto), Michael Barry (Professore di Culture islamiche all’Università di Princeton), Paolo Fontani (ex-direttore UNESCO a Kabul)
Il talk si terrà in lingua inglese con traduzione simultanea in italiano. Potrete assistere al talk in streaming live qui, sul nostro sito.
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I racconti di Parvana, di Nora Twomey
29 novembre, ore 18.30 – Auditorium Fondazione Benetton Studi Ricerche
Proiezione gratuita in sala e online
Link per registrarsi per la visione in sala: https://bit.ly/iraccontidiparvanalive
Link per vederlo online: https://bit.ly/raccontiparvana
I racconti di Parvana è la storia di una ragazza di 11 anni cresciuta sotto il regime talebano nella Kabul del 2001 che opprime la libertà delle donne. Quando il padre viene ingiustamente arrestato, Parvana decide di travestirsi da uomo per poter lavorare e così occuparsi della sua famiglia. Questa audace ragazzina mette a rischio la propria vita traendo forza proprio da quelle storie che il papà le raccontava per farle conoscere la cultura e la bellezza dell’Afghanistan.
Regia: Nora Twomey
Anno: 2017
Durata: 94 minuti
Lingua: Italiano
Come pietra paziente, di Atiq Rahimi
7 dicembre, ore 21.00 – Auditorium Gallerie delle Prigioni
Proiezione gratuita in sala (è necessario avere il Super Green Pass) e online
Link per registrarsi per la visione in sala: https://bit.ly/comeunapietrapazientelive
Link per vederlo online: https://bit.ly/comepietrapaziente
Ai piedi delle montagne attorno a Kabul, una giovane moglie accudisce il marito, eroe di guerra, in coma. La guerra fratricida lacera la città, i combattenti sono alla loro porta. Costretta all’amore da un giovane soldato, contro ogni aspettativa la donna si apre, prende coscienza del suo corpo, libera la sua parola per confidare al marito ricordi e segreti inconfessabili. A poco a poco in un fiume liberatorio tutti i suoi pensieri diventano voce: incanta, prega, grida e infine ritrova se stessa. L’uomo privo di conoscenza al suo fianco diventa la sua syngué sabour, la sua pietra paziente, la pietra magica che poniamo davanti a noi stessi per sussurrarle tutti i nostri segreti, le nostre disgrazie, le nostre sofferenze… finché non va in frantumi.
Regia: Atiq Rahimi
Anno: 2013
Durata: 103 minuti
Lingua: Italiano
14 dicembre, ore 21.00 – Auditorium Gallerie delle Prigioni
Hava, Maryam, Ayesha, di Sahraa Karimi
Proiezione gratuita in sala (è necessario avere il Super Green Pass) e online
Link per registrarsi per la visione in sala: https://bit.ly/havamaryamayeshalive
Link per vederlo online: https://bit.ly/havamaryam
Tre donne afgane di diversa estrazione sociale, residenti a Kabul, devono affrontare una grande sfida nelle loro vite. Hava, una donna legata alle tradizioni, incinta, della quale non importa niente a nessuno, vive con i suoceri. Maryam, una colta giornalista televisiva, sta per divorziare dal marito infedele, il quale scopre che è incinta. Ayesha, una ragazza di diciotto anni, accetta di sposare il cugino, poiché il ragazzo che l’ha messa incinta è scomparso dopo aver saputo della sua gravidanza. Deve pertanto trovare un dottore per abortire e ritrovare la verginità. Per la prima volta, ciascuna di loro deve risolvere il proprio problema da sola.
Regia: Sahraa Karimi
Anno: 2019
Durata: 86 minuti
Lingua: farsi e dari con sottotitoli in italiano
Tutti i film saranno trasmessi in italiano.