Arcangelo Sassolino

Violenza casuale è un’opera di Arcangelo Sassolino costituita da una spessa trave di legno agganciata da due cavi d’acciaio a un pistone idraulico. Lentamente la forza del pistone che preme sul legno ne supera la resistenza, lo ammacca, lo scheggia, e, infine, lo disintegra. Sassolino trasforma materiali semplici e apparentemente banali in macchinari per il pensiero, in cui processi fisici come pressione, forza, gravità e resistenza sono resi visibili ed esteticamente percettibili.
Erede dell’Arte povera, ma anche delle correnti minimaliste e processuali degli anni ‘60, la pratica di Sassolino rispecchia e traduce metaforicamente le tensioni sociali oggi in atto. Il conflitto, afferma l’artista, è una situazione costante e inevitabile della condizione umana. Sassolino dà voce alle questioni esistenziali e, come in Violenza casuale, mostra lo scontro tra artificiale e naturale, con una tensione che porta inevitabilmente alla rottura dello status quo.

Arcangelo Sassolino (1967, Vicenza, Italia) vive e lavora a Trissino (Vi). Nel suo lavoro Sassolino esplora attraverso sculture e installazioni i comportamenti delle macchine e dei materiali, e gli effetti delle forze fisiche spingendo ai limiti estremi i materiali impiegati. Applicando questi principi al mondo naturale l’artista enfatizza le frizioni tra progresso tecnologico e rischi ambientali.
Ha tenuto mostre personali presso Pearl Lam Galleries H Queen’s, Hong Kong, Cina (2018); Galleria Continua, San Gimignano (2017); Galerie Rolando Anselmi, Berlino (2017); Contemporary Art Museum, St. Louis, Missouri, USA (2016); Frankfurter Kunstverein, Francoforte (2016); Palais de Tokyo, Parigi (2008); e MACRO, Roma (2011). Ha rappresentato il padiglione di Malta per la 59° Biennale d’Arte di Venezia (2022). Ha partecipato a collettive presso Grand Palais, Parigi; Broad Art Museum, East Lansing, USA; Palazzo Ducale, Venezia; Le 104, Parigi; MART, Rovereto.