Braco Dimitrijević è uno dei primi artisti concettuali a riflettere sul nostro rapporto con la storia in termini generali. Già a partire dagli anni ‘60 sviluppa l’idea di “post-storia”, teorizzata poi nel suo Tractatus Post Historicus nel 1976. Contemporanea del postmodernismo, la condizione post-storica di Dimitrijević si caratterizza per la coesistenza delle diversità, la moltitudine dei punti di vista e il pluralismo delle verità. “In realtà, la casualità non è altro che un determinismo camuffato, poiché nulla accade per caso, tutto va visto in una prospettiva cosmica” – spiega l’artista, che prosegue poi – “Lo dimostrano i tanti errori della storia che mette ai margini persone come se fossero ‘passanti’ e poi li ripropone come eroi. Basti pensare a Kafka, El Greco dimenticato per 300 anni, Van Gogh e tanti altri”. Per Dimitrijević quindi il tempo non scorre linearmente dal passato al futuro ma gli eventi del presente riscrivono costantemente il passato, la post-storia enfatizza la natura reversibile e multidirezionale del tempo. In mostra la sua installazione Heralds of Post History (Messaggeri della post storia) racconta le storie di riletture e rivisitazioni, ogni nuova opera infatti riscrive la storia dell’arte.
Braco Dimitrijević (1948, Sarajevo, Bosnia Erzegovina) vive e lavora a Parigi. Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Zagabria nel 1971, prosegue gli studi a Londra presso la Saint Martin’s School of Art. Dimitrijević è uno dei pionieri dell’arte concettuale e ha esposto in oltre 160 mostre personali in diverse istituzioni, come galleria Lucio Amelio, Napoli (1971); Galerie Konrad Fischer, Düsseldorf (1972); Sperone Westwater, New York (1975); ICA, Londra (1979); Stedelijk Van Abbemuseum, Eindhoven (1979); Tate Gallery, Londra (1985); Musée d’Orsay, Parigi (2005); Russian State Museum, San Pietroburgo (2005); Museum of Contemporary Art (MSU), Zagabria (2017). Ha partecipato a rassegne internazionali come Documenta (1972, 1976, 1993); Biennale d’Arte di Venezia (1976, 1982, 1990, 1993 e 2009), Biennale di Sydney (1978, 1986); Biennale di São Paulo (1996); SITE Santa Fe (1995); Biennale di Gwangju (1995); Biennale dell’Avana (1997).