Artista

Enam Gbewonyo

La pratica di Gbewonyo indaga l’identità femminile e nera attraverso l’uso della performance e dei tessuti. Per lei tessere è una parte intrinseca della sua identità. Nella cultura della tribù Ewe, di cui lei fa parte, è un modo di raccontare storie, e l’atto di cucire è considerato un gesto meditativo, di cura e che si riallaccia al mito di quando il ragno insegnò agli Ewe a cucire. Un racconto che lei ha appreso durante un pellegrinaggio artistico ha generato in lei una ossessione per le tele dei ragni, ossessione che si svela in numerosi lavori, inclusi quelli qui in mostra.

L’itinerario dell’artista è una rete di scoperta di sè sempre in movimento, come si può vedere nella serie di lavori Nude Me/Under the Skin. Nude me investiga come un indumento semplice come le calze da donna, un caposaldo dell’abbigliamento femminile occidentale, è stato per le donne nere un ennesimo motivo di marginalizzazione e ostracizzazione. Sono proprio le esperienze personali del potere di guarigione che hanno gli oggetti ad alimentare l’azione dell’artista. Con il suo lavoro, Gbewonyo cerca di portare la nostra coscienza collettiva in un luogo positivo di consapevolezza creando spazi vivi di guarigione.

The Empire has new clothes, a history rewritten in the black II

2021, Collant usati, filato di bambù e cotone, filo PET riciclato, filo metallico e vernice acrilica ecologica a base d'acqua su telaio. Courtesy dell’artista

A cosmos within – the infinite black, SOURCE

2021, Collant bruciati usati, filo PET riciclato e vernice acrilica ecologica a base d'acqua su telaio. Courtesy dell’artista

Re-asserting the black feminine

2021, Collant usati, filo di cotone e filo metallico su telaio. Courtesy dell’artista

Teetering on the edge of visibility, the invisible disguised as visible IV

2019, Fotografie familiari ed erotiche vintage su carta riciclata macchiata di tè, collant usati e filo di cotone su tela macchiata di tè. Courtesy dell’artista

The Ascension of the Nude

2021, Collant bruciati usati, filo di cotone su telaio piramidale in legno di tulipano fatto a mano. Courtesy dell’artista

Masked in the sheer audacity of Chicago’s perceptions of blackness and womanhood, BLACK

2018, Collant di nylon e filo di cotone usati. Courtesy dell’artista

Masked in the sheer audacity of Chicago's perceptions of blackness and womanhood, NUDE

2018, Collant di nylon e filo di cotone usati. Courtesy dell’artista

Enam Gbewonyo (Londra, Regno Unito, 1980). Vive e lavora a Londra, Regno Unito. Ha esposto presso Tafeta Gallery, Bonhams, New Ashgate Gallery, Sulger-Buel Lovell Gallery and Artist Project Toronto. Ha realizzato performance presso Christie’s, Henry Moore Institute, Leeds, Arts Territory’s Palace of Ritual parte del programma collaterale della 58ª Biennale di Venezia, e più recentemente una performance per la mostra di Lynette Yiadom-Boakye, Fly in League with the Night alla Tate Britain, Londra. Uno dei suoi lavori che esplora la storia dello schiavismo, del colonialismo e del commercio del tè è stata recentemente presentata all’Ashmolean Museum di Oxford. Gbewonyo è la fondatrice del collettivo Black British Female Artist.

The Empire has new clothes, a history rewritten in the black II

2021, Collant usati, filato di bambù e cotone, filo PET riciclato, filo metallico e vernice acrilica ecologica a base d'acqua su telaio. Courtesy dell’artista

A cosmos within – the infinite black, SOURCE

2021, Collant bruciati usati, filo PET riciclato e vernice acrilica ecologica a base d'acqua su telaio. Courtesy dell’artista

Re-asserting the black feminine

2021, Collant usati, filo di cotone e filo metallico su telaio. Courtesy dell’artista

Teetering on the edge of visibility, the invisible disguised as visible IV

2019, Fotografie familiari ed erotiche vintage su carta riciclata macchiata di tè, collant usati e filo di cotone su tela macchiata di tè. Courtesy dell’artista

The Ascension of the Nude

2021, Collant bruciati usati, filo di cotone su telaio piramidale in legno di tulipano fatto a mano. Courtesy dell’artista

Masked in the sheer audacity of Chicago’s perceptions of blackness and womanhood, BLACK

2018, Collant di nylon e filo di cotone usati. Courtesy dell’artista

Masked in the sheer audacity of Chicago's perceptions of blackness and womanhood, NUDE

2018, Collant di nylon e filo di cotone usati. Courtesy dell’artista

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