Artista

Eugenio Miccini

La creazione è compiuta

1987, Collage su paravento. Collezione privata

Con La creazione è compiuta Miccini partecipa all’iniziativa lanciata da Sarenco di utilizzare i paraventi come supporto per delle opere d’arte. Tralasciando la funzione di separazione per cui è abitualmente usato, il paravento diviene qui una porta sulla dimensione pubblica. I suoi collage sono composti di immagini ritagliate da rotocalchi e testi provenienti da quotidiani, tipico materiale della poesia visiva. In riferimento al potere che i mass-media hanno e all’immaginario collettivo, il lavoro crea un senso di continuità nel tempo fra opere d’arte del passato e i temi di più pressante attualità.

Eugenio Miccini inizia la sua pratica artistica come pittore ma si avvia alla poesia già a fine anni Cinquanta. Assieme a Pignotti, organizza fra il 1963 e il 1964 i convegni “Arte e Comunicazione” e “Arte e Tecnologia”, in seguito ai quali si costituisce il Gruppo 70. Grazie a questi incontri abbandona la poesia lineare, e conia il termine “poesia visiva” identificando con tale termine opere che usano soprattutto il collage per attuare una guerriglia semiologica. Fonda a Firenze nel 1969 il Centro Tèchne con l’omonima rivista. In questo periodo si avvicina a Sarenco, partecipando alla rivista Lotta Poetica e collaborando con il Gruppo dei Nove, che confluirà poi nel 1983 nei Logomotives. Partecipa a quattro edizioni della Biennale di Venezia (1972, 1980, 1986 e 1993) e alla XI Quadriennale di Roma (1986).

La creazione è compiuta

1987, Collage su paravento. Collezione privata

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