Artista

Iva Lulashi

Le disavventure della virtù

2019, Olio su tela. Courtesy l’artista e Prometeo Gallery Milan - Lucca

Visibile e mobile

2020, Olio su tela. Courtesy l’artista e Prometeo Gallery Milan - Lucca

IMAGO MUNDI COLLECTION

Con contorni fuori fuoco, palette pastello e atmosfere oniriche e soft porno, le opere di Lulashi sembrano corrispondere a quello che lo scrittore austriaco Arthur Schnitzler, autore di Doppio Sogno, diceva sulla poesia: “Tracciare quanto più possibile i limiti fra conscio, semiconscio e inconscio, in ciò consiste l’arte del poeta”. Lulashi traccia questo limite labile tra conscio e inconscio e lo oltrepassa presentandoci visioni sfumate e saturnine di ricordi e desideri ricavate da film erotici o di propaganda. Mischiando memorie personali e collettive, Lulashi trasforma queste immagini in gesti di resistenza, contrapponendo la libertà, identificata con l’erotismo, alle ingerenze delle ideologie totalitarie, come in Visibile e mobile dove in un contesto bucolico due amanti si approcciano timidamente. Oppure, contro il predominio patriarcale, Lulashi ribalta il punto di vista narrativo, come fa la misteriosa e minacciosa protagonista di Le disavventure della virtù.

Iva Lulashi (Tirana, 1988). Ha studiato pittura all’Accademia di Belle Arti di Venezia ed è stata in residenza a Viafarini, Milano. Ha esposto i suoi lavori nelle mostre: Vicino e altrove Prometogallery, Milano (2020); Love as a glass of water Salzburger Kunstverein, Salisburgo (2018); Frames, Villa Rondinelli, Firenze (2017). Ha esposto nelle collettive: Ti Bergamo, Gamec, Bergamo (2020); Ciò che vedo, Mart, Rovereto (2020); BienNolo, Milano (2019); Biennale Mediterranea, Tirana (2018).

Le disavventure della virtù

2019, Olio su tela. Courtesy l’artista e Prometeo Gallery Milan - Lucca

Visibile e mobile

2020, Olio su tela. Courtesy l’artista e Prometeo Gallery Milan - Lucca

IMAGO MUNDI COLLECTION

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