Artista

Julien Blaine

“La favola è il rapporto tra l’animale e la scrittura, […] ci permette di capire come funziona l’essere umano.”

Julien Blaine

Nella serie Fables, cioè favole, Blaine presenta dei quadri che non sono ancora stati creati, e propone quindi un’opera che non è stata immaginata dall’artista ma dall’osservatore. Con questa serie di opere Blaine si chiede come sia possibile oggi pensare e narrare favole e trasmettere una morale, e sembra quindi suggerirci che questo non è possibile perchè la dimensione ancestrale all’interno della quale le favole nascevano è andata perduta. Ci propone quindi due strade: una vede lo spettatore invitato a creare autonomamente un’immagine a partire dal testo, che consiste principalmente in giochi di parole e assonanze. La seconda è che chi guarda può arrivare a immaginare il quadro a partire dalle suggestioni cromatiche presenti.

Christian Poitevin, in arte Julien Blaine, è un poeta, artista visivo, performer ed editore, che si è dedicato alla poesia sonora, a quella visiva e alla mail art. Inizia a interessarsi ai rapporti fra parola e immagine nei primi anni Sessanta quando creò la sua prima rivista, Les Carnets de l’Octéor, al contempo realizza le sue prime performance come Reps elephant 306, dove intervista un elefante del circo. Dal 1975 al 1991 pubblicherà Doc(k)s, una delle più longeve e importanti riviste che si occupano di poesia visiva. Ha fondato il V.A.C. (Ventabren Art Contemporain) ed è stato l’animatore di svariati festival di poesia sonora.

Fables

2005, Stampa su tela. Courtesy Fondazione Berardelli

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