Leo Gabin usa immagini ricavate direttamente dai social network e dai blog delle celebrity per creare dipinti astratti e frenetici. Questo collettivo artistico con influenze estetiche della street art, rielabora poi il materiale visivo raccolto, in cui spesso ambito pubblico e privato si sovrappongono. I suoi lavori mettono in discussione il funzionamento della paternità collettiva di una creazione all’interno dei sistemi creativi e le modalità con cui i giovani usano i mezzi di comunicazione per esprimersi. I temi del sesso, della violenza e del successo, che sono dominanti nell’esperienza online, vengono filtrati e elaborati sotto forma di nuove narrazioni. Il risultato evoca sentimenti contrastanti di disperazione, speranza e gioia, e sottolinea la necessità di un cambiamento sociale nell’era post-internet.
Leo Gabin (collettivo composto da Lieven Deconinck, Gaëtan Begerem and Robin De Vooght) è attivo dal 2000. I suoi membri vivono e lavorano a Ghent e hanno studiato alla Royal Academy of Fine Art di Ghent. Leo Gabin ha partecipato a mostre quali quelle tenute al Marlborough Contemporary a New York, al Peres Projects a Berlino, al Bruges Center for Contemporary Art e all’Atlanta Contemporary Art Center.