Ampiamente considerata una delle artiste più importanti della sua generazione, Yiadom-Boakye è apprezzata per i suoi ritratti enigmatici di figure fittizie. I suoi dipinti spesso richiamano la ritrattistica storica europea, ma il suo approccio è decisamente contemporaneo. I suoi personaggi, intenzionalmente astratti da tempo e luogo, portano a riflettere su identità e rappresentazione. In “Pass” un gruppo di giovani uomini conversa in circolo su uno sfondo dai toni verdi e pacati. Le figure appaiono contemporaneamente quotidiane e ultraterrene e richiamano l’idea di collettività, intimità e intrattenimento. Rinunciando a qualunque particolare, l’artista sottolinea che, per l’immaginazione di chi guarda, i soggetti sono simboli e, in quanto tali, oggetto di interpretazione.
Lynette Yiadom-Boakye (1977, Regno Unito) vive e lavora a Londra. Ha tenuto mostre personali presso Kunsthalle Basel, Serpentine Gallery a Londra e New Museum a New York. Suoi lavori sono presenti in collezioni importanti, tra cui quella del Victoria and Albert Museum a Londra. Rappresenta il Ghana alla Biennale di Venezia 2019 e la Tate Britain ospiterà nel 2020 la prima importante retrospettiva su di lei.