Artista

Martha Rosler

Invasion, dalla serie House Beautiful: Bringing the War Home, New Series

2008, fotomontaggio. Courtesy l’artista, Galleria Raffaella Cortese, Milano e Mitchell-Innes & Nash, New York

Point and Shoot, dalla serie House Beautiful: Bringing the War Home, New Series

2008, fotomontaggio. Courtesy l’artista, Galleria Raffaella Cortese, Milano e Mitchell-Innes & Nash, New York

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Attiva sin dagli anni Sessanta, Martha Rosler è una delle figure più importanti della scena artistica americana. La sua arte è una forma di analisi critica della società contemporanea realizzata attraverso fotografie, video, performance e testi scritti. Il suo lavoro si concentra sulla sfera pubblica, esplorando questioni che spaziano dalla vita quotidiana ai media all’architettura, soprattutto per come influenzano le questioni di genere. Ha lavorato per molti anni sul tema della guerra e sul tema della sicurezza nazionale, riflettendo sui legami tra vita domestica e la conduzione delle guerre all’estero. I fotomontaggi della serie House Beautiful: Bringing the War Home, New Series sono nati nel 2008, durante le guerre condotte dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan, e riprendono uno dei più celebri corpus di opere di Rosler, House Beautiful: Bringing the War Home (1967-72), una serie di venti fotomontaggi nati come volantini per manifestare contro la guerra in Vietnam. In questa serie Rosler combina foto d’interni di case della classe media americana con scabrose immagini di guerra. Allo stesso modo, le due opere esposte combinano immagini patinate di riviste di moda con foto di scenari di guerra. Riprendendo la strategia di sabotaggio visivo, in cui un’immagine si insinua in un’altra, Rosler scompone la coerenza della narrazione ufficiale rispetto agli eventi ritratti. Con queste opere, l’artista non solo riflette sulle immagini che la guerra crea e su come vengono diffuse e recepite dal pubblico attraverso i media, ma evidenzia anche la correlazione tra il consumismo e l’imperialismo, l’erosione tra sfera pubblica e privata e gli imperituri stereotipi di genere.

Martha Rosler (New York, USA), vive e lavora a Brooklyn, NY. Rosler lavora con video, fotografie, installazioni e performance. Ha pubblicato diversi libri di fotografie, testi e saggi sullo spazio pubblico, che trattano dagli aeroporti alle strade, dagli alloggi alla gentrificazione. Ha tenuto numerose mostre personali, tra cui: Schirn Kunsthalle, Francoforte (prossimamente nel 2023); MARe Museum, Bucarest (2022); Tate Modern, Londra (2022); Es Baluard Museu, Palma (2020); Museo de Arte Contemporáneo Santiago, Cile (2019); The Jewish Museum, New York (2018); Kunstmuseum Basel (2018); MACBA, Barcellona (2017); Art Institute of Chicago (2016); IVAM, Valencia (2015); MoMA, New York (2012); GAM, Torino (2010) Centre Pompidou, Parigi (2007); Sprengel Museum, Hannover (2005); The New Museum of Contemporary Art, New York (2000); International Center of Photography, New York (2000); Dia Art Foundation, New York (1989). È stata inclusa in numerose mostre collettive, tra cui al MoMA di New York (2023), allo Smithsonian American Art Museum di Washington (2019), al Garage Museum di Mosca (2019), al Whitney Museum di New York (2018), al Museo Serralves di Porto (2017) e al Reina Sofía di Madrid (2013). Ha partecipato a Skulptur Projekte Münster 07; dOCUMENTA 7 (1982) e dOCUMENTA 12 (2007); alla 50° Biennale d’Arte di Venezia (2003); alla Biennale di Liverpool (2004) e a numerose altre biennali.

 

Invasion, dalla serie House Beautiful: Bringing the War Home, New Series

2008, fotomontaggio. Courtesy l’artista, Galleria Raffaella Cortese, Milano e Mitchell-Innes & Nash, New York

Point and Shoot, dalla serie House Beautiful: Bringing the War Home, New Series

2008, fotomontaggio. Courtesy l’artista, Galleria Raffaella Cortese, Milano e Mitchell-Innes & Nash, New York

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