Artista

Santiago Sierra

Europe

2009, vinile, suono, 32'. Fondazione Imago Mundi

Erede delle pratiche artistiche minimal, concettuali e performative degli anni Sessanta e Settanta Santiago Sierra realizza opere provocatorie e critiche del sistema economico capitalista e dei problemi sociali conseguenti. Nei suoi lavori affronta le questioni del lavoro, delle gerarchie sociali e dell’appartenenza nazionale e di classe. Per l’opera in mostra, Europe, Sierra fa suonare contemporaneamente gli inni nazionali dei 27 Stati membri della Comunità Europea nel 2009, generando così una cacofonia e occultando i singoli brani in una confusa cascata di note. Suonata in loop l’opera diviene un sottofondo che penetra tutta la mostra dove Sierra sembra indicare più le dissonanze nell’unione che l’armonia che la comunità dei paesi europei dovrebbe invece perseguire.

Santiago Sierra (1966, Madrid, Spagna), vive e lavora a Madrid. Dopo la laurea in Belle Arti a Madrid, Santiago Sierra ha completato la sua formazione ad Amburgo. I suoi inizi sono legati ai circuiti artistici alternativi della capitale spagnola, anche se trascorrerà lunghi periodi in Messico e in Italia. L’opera di Sierra, erede della linea concettuale e minimalista degli anni sessanta e settanta, cerca di rivelare le perverse reti di potere che ispirano l’alienazione e lo sfruttamento dei lavoratori, l’ingiustizia nei rapporti di lavoro e la discriminazione razziale in un mondo segnato da migrazioni unidirezionali (sud-nord). Ha tenuto mostre personali presso PAC Milano (2017); Prometeo gallery, Milano (2016); galleria Helga de Alvear, Madrid (2016); Kunsthalle Tübingen (2013); Reykjavik Art Museum (2012); Museo de Arte Contemporánea (MARCO), Vigo (2009); Museo Madre, Napoli (2009); Centro de Arte Contemporáneo (CAC) Málaga (2006). Ha rappresentato la Spagna alla 55° Biennale d’Arte di Venezia (2013).

Europe

2009, vinile, suono, 32'. Fondazione Imago Mundi

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