Nel suo lavoro Sarah Entwistle raduna oggetti e frammenti di materiali; la sua è una pratica quotidiana che, attraverso l’atto del ricordo, calibra il tempo e lo spazio. Negli ultimi anni questo rituale ha iniziato a minare la storicità dell’archivio ereditato da suo nonno. Approcciandosi a questi materiali inediti, Entwistle rivede e ricostruisce incessantemente nuove linee narrative – scambiando oggetti e composizioni all’interno delle sue installazioni in un riciclo che integra passato e presente.

In questa intervista abbiamo parlato con lei della fusione delle loro biografie, del confondere la proprietà e di come creare una nuova storia da zero.

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Seymour Chwast

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