Artista

Maurizio Cattelan

Stadium

1991, legno, acrilico, acciaio, carta e plastica. Collezione privata

Esposta per la prima volta nel 1991 presso la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, Stadium è la prima grande opera scultorea realizzata da Maurizio Cattelan. Si tratta di un calcetto balilla lungo oltre sei metri che può ospitare due squadre per un totale di 22 giocatori. L’opera è infatti attivata da happening artistici in cui si affrontano due squadre: una composta da bianchi e l’altra da migranti, la A. C. Forniture Sud. Con il nome della squadra Cattelan fa riferimento alla inesauribile fonte di lavoro sotto qualificato e sottopagato fornito dai migranti del sud del mondo. Nata come manifesto antirazzista che riflette sul montante clima xenofobo dei primi anni novanta, l’opera di Cattelan crea un cortocircuito fra quella che è considerata una passione nazionale, il calcio, e una tematica ancora molto attuale come la crisi di migranti e profughi. In bilico tra intrattenimento e critica sociale Stadium si dimostra per le sue implicazioni sociali e culturali una pungente riflessione sui modelli di integrazione, tra l’incontro e lo scontro, che le società europee hanno adottato negli ultimi anni nei riguardi di chi migra verso il vecchio continente.

Maurizio Cattelan (1960, Padova, Italia), vive e lavora a Milano e New York. Sin dagli anni novanta Cattelan è stato internazionalmente riconosciuto per le sue opere ironiche e provocatorie che testano i limiti dei sistemi di valore contemporanei. Scegliendo simboli riconoscibili per le sue opere, Cattelan innesca complessi sistemi di significati rifiutando però di prendere posizioni morali o ideologiche e stimolando lo spettatore a riflettere. Le sue mostre personali includono: UCCA Center for Contemporary Art in Beijing (2022), Pirelli Hangar Bicocca, Milano (2021); Blenheim Palace, UK (2019); La Monnaie de Paris, Parigi (2016); Fondation Beyeler, Riehen, Svizzera (2013); Whitechapel Gallery, Londra (2012); Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2011); The Menil Collection, Houston, Texas (2010); DESTE Foundation, Atene (2010); Kunsthaus Bregenz, Austria (2008); e Tate Modern, Londra. Nel 2004 ha ricevuto la laurea honoris causa in Sociologia dall’Università di Trento.

Stadium

1991, legno, acrilico, acciaio, carta e plastica. Collezione privata

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