Artista

Ugo Carrega

Installazione

1986, Collage e acrilico su tavola. Courtesy Fondazione Berardelli

Installazione riflette sulla concezione di “nuova scrittura”, concetto elaborato da Carrega nella sua pratica artistica. Una scrittura fatta della totalità dei segni che non è solamente una rappresentazione della realtà, ma rappresenta la volontà di portare l’arte nella realtà. Carrega indaga attraverso la sua pratica un modello di linguaggio in cui il referente vuole essere l’attività mentale e non la realtà o la cosa in sé. In quest’opera l’artista compone delle parole su tela, come dei brevi haiku, con cui esprime una sintesi fra poesia e pittura con una forte componente lirica.

Ugo Carrega (1935–2014). Attivo già alla fine degli anni Cinquanta nella sperimentazione con materiali sonori e fonetici che cercano di avvicinarsi al suono e allontanarsi dalla parola, pubblica nel 1958 la sua prima raccolta di poesie. Tra il 1965 e il 1966 elabora un’originale forma di scrittura visiva definita “scrittura simbiotica”; nel frattempo collabora con varie riviste fra cui Marcatrè e Lotta Poetica. Nel 1971 apre a Milano il Centro Tool, dove organizza varie mostre sulla sperimentazione verbo- visiva. Col tempo la nozione di “scrittura simbiotica” si evolve nella “nuova scrittura”. Nel 1988 Carrega fonda con Paolo Della Grazia l’Archivio di Nuova Scrittura, fra le maggiori collezioni dedicate alla sperimentazione verbo- visiva, attualmente conservata al Mart di Rovereto.

Installazione

1986, Collage e acrilico su tavola. Courtesy Fondazione Berardelli

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