Ouverture

Spaziando da tessuti a incisioni fino all’installazione, Leonardo Petrucci cerca di congiungere scoperte scientifiche a processi magici e alchemici; così facendo l’artista mette in discussione i paradigmi della razionalità moderna predominante nel mondo contemporaneo. Queste opere giocano con la vertigine temporale a cui siamo esposti quando osserviamo oggetti extraterrestri; la loro datazione e provenienza ci getta infatti in una dimensione aliena priva dei parametri quotidiani di spaziotempo. Questi materiali, che ci precedono per antichità e ci superano in longevità, creano una dimensione di collasso temporale, dove Petrucci fonde riferimenti alle moderne scienze astrofisiche con l’ermetismo alchemico premoderno, trasmutando la materia, come meteoriti e minerali, in materiali per opere d’arte. 

Il percorso si apre con COMETÆ, 4 incisioni che riflettono sulla melancolia, in riferimento diretto all’incisione Melencolia I di Dürer, e rappresentano delle comete nella loro duplice veste di messaggeri di catastrofi ma anche di rinnovamento; veri frammenti di meteoriti le affiggono non casualmente, sotto il Cristo in croce.

Tessitura cosmica è un arazzo che riproduce le complesse trame geometriche delle meteoriti ferrose, frutto della lenta stratificazione avvenuta in miliardi di anni. Petrucci ne traduce la struttura attraverso diversi tessuti recuperando tecniche artigianali di lavorazione, a fianco troviamo esposta la meteorite che ha originato il disegno.

Sol 2524 è un tappeto realizzato a mano da maestranze indiane che fa parte del progetto Red Hope, serie che ritrae paesaggi marziani catturati dalla sonda della NASA Rover Curiosity. Qui Petrucci riproduce la cavità scavata dalla sonda per compiere le ricerche sul suolo marziano, e ci invita a essere metaforicamente i primi umani a calpestare la superficie del pianeta rosso. Sistema solare, infine, è realizzata con un’antica coclea per trasportare grano, su di essa numerosi magneti rappresentano il vorticare ellissoidale dei pianeti del sistema solare.

Le opere di Ouverture ci portano nello spazio per riflettere sui rapporti tra l’universo e gli esseri umani; come nella coincidenza degli opposti alchemica, Petrucci apre a riflessioni tra cosmo e umanità che dall’infinitamente lontano arrivano all’intimamente vicino.