Qatra Qatra Goccia a Goccia. Visioni dall'Afghanistan

Il concept della mostra Qatra Qatra

Il titolo della mostra proviene dall’antico proverbio afghano Qatra Qatra Darya Mehsha che significa “Goccia a goccia si forma un fiume”: esso sottolinea non solo l’importanza, ma anche la necessità di avere pazienza, speranza e determinazione.

“Qatra Qatra/Goccia a Goccia. Visioni dall’Afghanistan” più che essere una delle tante reazioni agli eventi recenti che hanno visto l’Afghanistan al centro delle cronache, si prefigura come una riflessione tempestiva sulla ricca e complessa storia afghana, storia che non si è conclusa ma è ancora in corso, e che include un passato, un presente e un futuro. Le artiste e l’artista selezionat* rappresentano le narrazioni molteplici, sotterranee e parallele che formano la cultura visiva in Afghanistan.

Individualmente, ognuna delle artiste ha un messaggio unico; una poesia visiva contro le guerre e la manipolazione della storia, una rilettura e riappropriazione femminista dei miti e della tradizione patriarcale che discrimina e opprime le donne, nonchè una critica all’uso delle norme sociali e religiose ugualmente dettate da uomini.

Le opere di Kubra Khademi, Rada Akbar e Hangama Amiri denunciano la società patriarcale che opprime le donne in tutto il mondo, soprattutto in Afghanistan. Attraverso le loro opere combattono la società patriarcale creata dagli uomini, riappropriandosi del proprio corpo e della propria libertà di esistere, vivere, esprimersi.

Collettivamente queste artiste si presentano come partecipanti attive e come l’incarnazione artistica dell’antico motto sopra citato, portatrici di speranza, pazienza e determinazione, perché qatra qatra, goccia a goccia, si formerà un fiume.

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