Con una popolazione registrata di quasi 220 mila persone nel 2020, Dadaab è il più grande campo rifugiati in Kenya.
Istituito nel 1991, per accogliere i rifugiati che fuggivano dalla guerra civile in Somalia, il complesso di Dadaab è formato da tre campi principali – Dagahaley, Ifo e Hagadera –, con i residenti più vecchi che hanno figli e nipoti nati e cresciuti all’interno del campo.
Un secondo grande afflusso si è verificato nel 2011, quando Dadaab ha accolto altre 130 mila persone in fuga dalla siccità e dalla carestia nel sud della Somalia.
I quartieri dell’intero complesso riproducono oggi il tessuto di una città, che vanta un’infrastruttura che connette il nord-est del Kenya al sud della Somalia.
La mostra presenta dieci artisti operanti a Dadaab, coinvolti grazie a Mohamed Jimale, pittore e residente nel campo, e a Dennis Munene, fotografo e regista che vive a Nairobi.
Nella realizzazione del progetto, Dadaab è stata una delle tappe più difficili, l’unica in cui il pacco contenente le opere, spedito prima con un corriere locale e poi affidato a uno spedizioniere internazionale, all’arrivo è risultato… misteriosamente vuoto. Ci sono voluti l’impegno dei collaboratori e la dedizione degli artisti coinvolti nel ricreare altre opere e rispedirle per poter oggi presentare i loro contributi in questa ricerca.