Eugenio Tibaldi

“Anthropogenic Connection”, è l’ultimo progetto che hai sviluppato per il Museo Zoma in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba. Si tratta di un ponte a cui si accede da un lato tramite una scalinata, dall’altro con uno scivolo, qui coniughi l’aspetto performativo a quello sociale unendo due sponde. Quali altri progetti hai realizzato o concepito in un anno difficile come il 2020?

“Anthropogenic Connection” è stato la porta di ingresso alla pandemia, non ho potuto fare il mio ultimo viaggio ad Addis Abeba ed ho concluso la realizzazione dell’installazione a distanza grazie alla tecnologia. Il 2020 rimarrà per me l’anno dei progetti, ho lavorato moltissimo. Per il 90% si è trattato di puro esercizio muscolare, simile a quello svolto nelle palestre dei penitenziari. Una sorta di mantenimento. Ma superata questa fase, dettata dalla paura di scomparire e dall’incapacità di ammettere che non sarebbe stata una condizione a breve termine, ho iniziato ad immaginare diversamente.

Ora credo di aver pensato qualcosa che varrà la pena di montare e su cui sarà possibile discutere, ragionare. Si tratterà di un lavoro più intimo fatto, come sempre attraverso le tracce, un nuovo sguardo sul concetto di margine inteso come condizione mentale più che fisica. Condizione in grado di innescare un processo semantico alternativo al reale con codici estetici diversi da quelli che ho utilizzato fino ad ora. Al momento la descriverei come una ferita, uno squarcio su cui affacciarsi per sbirciare la voragine che è dentro ognuno di noi e che durante l’anno trascorso abbiamo dovuto affrontare.

VITA&OPERE

Eugenio Tibaldi (1977, Alba, Italia) Vive e lavora a Torino. Ha frequentato CSAV - Fondazione Antonio Ratti, Como; Domus Academy ad Istanbul, è stato Affiliated Fellowship presso l’American Academy di Roma. Sue esposizioni si sono tenute presso Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2007); Manifesta 7, Bolzano (2008); International Centre of Contemporary Art, Bucarest (2009); Museo Madre, Napoli (2010); Thessaloniki Biennale of Contemporary Art (2013); XII Biennale de L'Avana (2015); Museo Ettore Fico, Torino (2016); Palazzo del Quirinale (2017), Museum MCDA Manila, (2017); IIC new York (2017); Museo MAXXI, Roma (2018); Biennale di Venezia, Padiglione Cuba (2019); Museo del 900 Milano (2019).


VITA&OPERE

Eugenio Tibaldi (1977, Alba, Italia) Vive e lavora a Torino. Ha frequentato CSAV - Fondazione Antonio Ratti, Como; Domus Academy ad Istanbul, è stato Affiliated Fellowship presso l’American Academy di Roma. Sue esposizioni si sono tenute presso Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2007); Manifesta 7, Bolzano (2008); International Centre of Contemporary Art, Bucarest (2009); Museo Madre, Napoli (2010); Thessaloniki Biennale of Contemporary Art (2013); XII Biennale de L'Avana (2015); Museo Ettore Fico, Torino (2016); Palazzo del Quirinale (2017), Museum MCDA Manila, (2017); IIC new York (2017); Museo MAXXI, Roma (2018); Biennale di Venezia, Padiglione Cuba (2019); Museo del 900 Milano (2019).


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