Opera

Artista

Lida Abdul

In Transit

2008, film 16mm trasferito su DVD 4’55’’. Courtesy dell’artista e Galleria Giorgio Persano

White House

2005, film 16mm trasferito su DVD 5’00''. Courtesy dell’artista e Galleria Giorgio Persano

Nel video White House (La casa bianca), Abdul riflette sulle manipolazioni della storia, in particolar modo sugli effetti finanziari, fisici, sociali e psicologici dell’invasione e occupazione statunitense dell’Afghanistan. Sebbene il ritmo del film suggerisca un senso di speranza e progressione, il gesto di cancellazione, lento ma metodico, che avviene dipingendo tutto di bianco ci mette di fronte all’impossibilità di ricostruire ciò che è andato perduto. Con In Transit (In transito), Abdul continua la sua esplorazione poetica sulle conseguenze della guerra, e lo fa tramite la carcassa di un aereo da guerra sovietico. Questo oggetto sembra quasi suggerire la gioiosità del volo degli uccelli e, attraverso quest’opera, Abdul ci accompagna in un viaggio fantastico tra la realtà e il sogno infantile di volare, mentre dei bambini, in modo giocoso e tragico, ma comunque pieni di speranza, ricompongono le piume questo uccello caduto.

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Lida Abdul (Kabul, 1973) realizza video e performance su temi quali le devastazioni della guerra, le migrazioni forzate, l’identità e i corpi, e come tutti questi elementi interagiscono con l’architettura. Fuggita dall’Afghanistan dopo l’invasione sovietica del 1979, Abdul ha vissuto in India e Germania, e infine si è stabilita negli Stati Uniti dove ha studiato Scienze politiche e Filosofia e successivamente Belle Arti all’Università della California nel 2000. Il suo lavoro è stato esposto presso istituzioni quali Istanbul Modern, Kunsthalle Vienna, Museum of Modern Art Arnhem, Miami Central e alla Biennale di Venezia nel 2005.

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In Transit

2008, film 16mm trasferito su DVD 4’55’’. Courtesy dell’artista e Galleria Giorgio Persano

White House

2005, film 16mm trasferito su DVD 5’00''. Courtesy dell’artista e Galleria Giorgio Persano

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