Artista

Luca Trevisani

Notes For Dried And Living Bodies

2017, Stampa UV su foglia essiccata. Courtesy l’artista e Pinksummer, Genova

Ciotole di tempo

2021, Frutta e verdura essiccata e stabilizzata, basamenti in legno e foglia d’oro 24 carati, perspex, okumè. Courtesy l’artista e Pinksummer, Genova

“Non c’è niente di naturale nella natura. Quando la natura ti sembrerà naturale, tutto sarà finito. E comincerà qualcos’altro”. Così si esprimeva il centauro Chirone nella Medea di Pasolini. Contro l’idea di natura come elemento separato riflettono le opere di Trevisani e Ronchi, qui affiancate. In Notes For Dried And Living Bodies l’artista recupera i pattern floreali di autori come William Morris e Fortunato Depero per stamparli su foglie di palma essiccate e incorniciate come gli specimen dei musei di storia naturale. L’operazione di Trevisani riflette sulla labile linea di confine fra natura e artificio: creando un cortocircuito, l’artista proietta l’immaginario fitomorfo sopra una vera pianta per dirci che, in fondo, siamo parte della natura che tentiamo di comprendere.

Per Italian Twist, Trevisani espone anche la nuova serie di installazioni Ciotole di tempo, in questo lavoro Trevisani crea un reliquiario dedicato a ciò che ci permette di vivere: il cibo. Sottoposto a un trattamento di disidratazione la pelle di ortaggi e frutti diviene una reliquia eterna. “La struttura della realtà non è quella che la nostra grammatica presuppone […] non abbiamo una grammatica adatta per dire che un evento ‘è stato’ rispetto a me, ma ‘è’ rispetto a te”, afferma il fisico Carlo Rovelli ne L’ordine del tempo, per spiegarci che la struttura temporale in cui siamo immersi è tutt’altro che ordinata e consequenziale; con Ciotole di tempo Trevisani sembra tradurre visivamente questo pensiero che scardina la nostra consueta logica temporale. Queste opere sono delle nature morte in forma dove Trevisani, recuperando la sacralità del cibo, ne fa una scultura e trasforma comuni avanzi in elementi scultorei eterni, fissando ciò che è deperibile in un presente perenne.

 

Luca Trevisani (Verona, 1979) ha tenuto mostre personali presso Museo del Novecento, Milano (2016), Museo Civico di Castelbuono, Palermo (2015); e MACRO, Roma (2010). Ha esposto; in collettive presso Maxxi, Roma (2018); Museion, Bolzano (2017); ha partecipato alla XVI Quadriennale, Roma (2016); Biennale di Architettura, Venezia (2010). Ha pubblicato diversi libri d’artista e realizzato il documentario di fantascienza Glaucocamaleo (2014).

Notes For Dried And Living Bodies

2017, Stampa UV su foglia essiccata. Courtesy l’artista e Pinksummer, Genova

Ciotole di tempo

2021, Frutta e verdura essiccata e stabilizzata, basamenti in legno e foglia d’oro 24 carati, perspex, okumè. Courtesy l’artista e Pinksummer, Genova

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