Artista

Slavs and Tatars

Mother Tongues and Father Throats

2012, tappeto in lana. Courtesy degli artisti e Kraupa-Tuskany Zeidler, Berlino

Formatosi come circolo di lettura nel 2006, Slavs and Tatars è un collettivo artistico internazionale che indaga temi quali il rapporto oriente-occidente, le identità nazionali e le ibridazioni culturali. In mostra è esposto Mother Tongues and Father Throats (Madre lingua e padre gola), un grande tappeto dedicato al suono gutturale “kh”. Questo suono, ritenuto sacro da ebraismo, islamismo e ortodossi, non essendo presente negli alfabeti latini costituisce una sorta di spartiacque linguistico tra Est e Ovest. Sul tappeto sono riportate le corrispondenti lettere in arabo, ebraico e cirillico nella parte di cavità orale usata per pronunciare tale suono, così facendo gli artisti contrappongono la gola come fonte di suoni per un linguaggio mistico al più profano ruolo della lingua. Con quest’opera Slavs and Tatars riflette sulle modalità di costruzione identitaria e sui processi di esclusione che questo implica; così come i greci definivano “barbari” coloro che non parlavano la loro lingua, il processo di inclusione ed esclusione è eminentemente culturale e passa soprattutto dalla lingua.

Slavs and Tatars è un collettivo artistico fondato nel 2006 a Berlino, realizza mostre, libri d’artista e performance-lecture. Nelle loro opere si occupano delle questioni politiche e socioculturali dei popoli che abitano i territori che vanno dalla Muraglia cinese all’ex-Muro di Berlino, in quell’area definita Eurasia. Hanno partecipato alla 58° Biennale d’Arte di Venezia (2019), alla Biennale di Gwangju (2017) e alla Biennale di Berlino (2014). Mostre personali recenti includono: Kunsthalle Osnabrück (2021); Hayward Gallery, Londra (2021); Pinakothek der Moderne, Monaco di Baviera (2021); Villa Arson, Nizza (2020); Kunstverein Hannover (2018); Albertinum, Dresden (2018); CAC, Vilnius (2017); Museum of Contemporary Art Belgrade (2017). Hanno partecipato a mostre collettive presso Centre Pompidou Metz (2020); Kunstmuseen Krefeld (2019); the Kunsthalle Darmstadt (2019); Walker Art Center, Minneapolis (2018); Museum of Contemporary Art, Zagreb (2018); Kunsthaus Graz (2018); Hessel Museum of Art, New York (2016); Hamburger Bahnhof, Berlin (2015); Asia Art Archive, Hong Kong (2015).

Mother Tongues and Father Throats

2012, tappeto in lana. Courtesy degli artisti e Kraupa-Tuskany Zeidler, Berlino

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