ISHRAT

L’indipendenza

Il Bangladesh, dopo infinite turbolenze, tanto sangue versato e un doppio distacco – prima dall’India nel 1947 (per diventare Pakistan orientale) e poi dal Pakistan – il 26 marzo 1971 diviene indipendente 

Mio papà è morto presto, ma ha sempre voluto che studiassi. Mi sono laureata in scienze sociali e poi ho fatto un master. Fin da bambina mi voleva libera. E io così voglio essere: una bangladese indipendente

A 22 anni, mi sono sposata e due anni dopo mio marito è venuto in Italia dove già viveva suo fratello. Avevamo un progetto, alzare il livello delle nostre possibilità per immaginare un futuro migliore per i figli. Così nel 2014, ho raggiunto mio marito. Mi arrangiavo. Ma quando è nato Ayan ho dovuto lasciare tutto, non abbiamo nonni, parenti o amici. Ora va a scuola e sono un po’ più libera. 

Ma non indipendente

È per questo che a volte mi sento sola, triste. Perché ho studiato, ho realizzato i miei sogni e cosa mi ritrovo?  Non era meglio rimanere a casa? Cosa sono qui?  “Fammi tornare – dico a mio marito – vado con il bambino in Bangladesh”. Poi mi riprendo, penso al futuro di mio figlio, l’Italia è il Paese giusto. È già un ometto, indipendente.

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