Per raccontare l’Italia vista attraverso gli occhi degli artisti abbiamo creato un reportage, un formato editoriale in grado di rappresentare la complessità della ricerca attraverso parole, immagini, suoni, passioni bibliografiche, prospettive ravvicinate alla scoperta di un immaginario ideale, con la cura di Elisa Carollo e Mattia Solari. Alle artiste e agli artisti che vivono e lavorano in Italia è stato chiesto di condividere non solo le riflessioni sul proprio lavoro, sul tempo che viviamo, su quanto è accaduto in questo complesso momento storico tanto difficile quanto importante per comprendere il senso del cambiamento in atto, ma anche un’apertura su altri orizzonti, più ampi e necessariamente più urgenti. Ha infatti ancora senso parlare di appartenenze o specificità geografiche se la storia attuale ci impone di affrontare gradi sfide comuni che indirizzano il nostro impegno verso una direzione unitaria? Se è vero che dal cambiamento scaturisce una diversa e più articolata dimensione creativa, è altrettanto vero che da questo nuovo scenario contemporaneo emerge il desiderio di decostruire modelli sociali, economici, culturali ormai desueti, di ritrovare un obiettivo forse meno antropocentrico. Come affrontare l’incertezza di un passaggio così significativo senza scadere nella cronaca?

Il nostro viaggio attorno allo scenario contemporaneo italiano adotta la pratica orizzontale della dialettica e registra le voci degli artisti raccolte dal vivo nei loro studi o a distanza. L’obiettivo è di raccontare l’arte nella sua esperienza più che attraverso una narrazione critica. Nelle quattordici interviste realizzate nel corso del 2021, questo viaggio illustra una porzione della multiforme produzione artistica contemporanea nell’Italia post pandemia.

Infine abbiamo chiesto a Lorenzo Balbi, Direttore del MAMbo di Bologna e a Lucrezia Calabrò Visconti, curatrice della residenza per giovani curatori della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, di accompagnarci per guardare la faccenda da un’altra prospettiva.